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Blockchain: le 100 domande più frequenti

Michele Mostarda
33 min readNov 1, 2020

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Mentre testavo un nuovo strumento per la scoperta e l’analisi di trend sul web, AnswerThePublic, mi sono ritrovato davanti a degli interessanti report ed infografiche sulle domande più frequenti riguardo blockchain e cryptocurrency, poste ai motori di ricerca in lingua inglese, a livello globale.

Conoscere la risposta a queste domande di base consentirebbe a coloro che si avvicinano al mondo della blockchain di avere gli strumenti per potersi orientare all’interno di una galassia di ecosistemi in rapida evoluzione.

Risposte brevi per domande complesse

Così ho pensato di raggruppare queste domande frequenti in aree tematiche a cui dare una risposta concisa (spesso semplificando al massimo), rivolgendomi ad un’audience non necessariamente tecnica o preparata sull’argomento crypto e blockchain. Alcune di domande possono avere molteplici interpretazioni, ho risposto alla più comune.

Made with AnswerThePublic — query: blockchain
Made with AnswerThePublic — query: cryptocurrency

Domande e risposte

What is blockchain?

What does blockchain mean?

Blockchain is in simple words

Blockchain definition

Blockchain technology

Blockchain review

Una blockchain è un network di nodi indipendenti che concorrono nel mantenimento di un registro distribuito ottenendo in cambio un premio economico.

Why is blockchain the future?

Why is blockchain important?

Why blockchain technology?

Why blockchain is needed?

Will blockchain change the world?

How blockchain will change the world?

When will blockchain become mainstream?

Will blockchain take over?

Blockchain revolution

La blockchain è considerata la tecnologia del futuro in molti campi socio economici poiché promette di ridurre i rischi di monopolio (grazie all’approccio permissionless) e consente di ridurre il costo della fiducia.

Blockchain zero trust

La blockchain è il primo protocollo digitale trustless, in quanto non richiede di affidarsi ad un intermediario per eseguire operazioni di scambio di valore tra parti.

Blockchain applications

La blockchain può essere applicata in tutti gli ambiti in cui c’è un’interazione tra parti che non si conoscono o non si fidano reciprocamente. Sebbene possa essere applicata a molti ambiti, al momento i topic su cui si stanno concretizzando dei risultati misurabili sono: fintech, supply chain, intellectual property protection e decentralized identity.

Why is blockchain bad?

La blockchain viene percepita da alcuni come una tecnologia negativa in quanto consente di trasferire valore in modo completamente anonimo (come il finanziamento di attività illecite) e perché molti ritengono che i sistemi economici sovragovernativi siano pericolosi per la sicurezza sociale. In realtà molte blockchain consentono di effettuare transazioni pseudo-anonime, a significare che se si associa un indirizzo usato su un ledger distribuito con un’identità reale, è possibile tracciare tutte le operazioni effettuate nella sua storia, risultando quindi una tecnologia molto più tracciabile di altri strumenti utilizzati per lo scambio valore in illeciti, come il contante.

Why will the blockchain fail?

Will blockchain fail?

La blockchain è una combinazione di tecnologia e community. Molte network necessitano ancora di superare delle prove sia tecnologiche che sociali per affermarsi, è tuttavia molto improbabile che il paradigma tecnologico e sociale introdotto dai registri decentralizzati possa essere accantonato e rimanere inutilizzato.

Where to start with blockchain?

How does blockchain work?

Blockchain explained

Blockchain for dummies

La blockchain è un argomento complesso, in quanto combina aspetti di crittografia, cybersecurity, economia e game theory. Bisogna quindi acquisire una massa critica di competenze per poterla comprendere correttamente.

Blockchain books

La bibliografia rilevante in ambito blockchain e cryptocurrency non è vastissima, esistono tuttavia delle pubblicazioni molto valide che introducono gli aspetti tecnologici, finanziari e sociali, pensate sia per lettori senza background specialistici, sia per lettori con un background tecnici come software engineer. Ho recensito qui alcune letture consigliate.

Why is blockchain secure?

Why can’t blockchain be hacked?

In una blockchain ci sono degli aspetti di sicurezza che non possono essere compromessi da nessuno, ad esempio non è possibile firmare una transazione con un address senza possedere la relativa chiave privata. Diverso è il discorso della gestione del consensus. Una blockchain è sicura quanto lo e’ il network che la supporta, non ha una sicurezza implicita legata esclusivamente al suo protocollo. Se il consensus di un network viene attaccato è possibile ottenere vari risultati come l’annullamento di transazioni ritenute definitive.

When blockchain started?

When did blockchain start?

When did blockchain technology start?

La tecnologia blockchain nasce originariamente con il Bitcoin, nel 2009, ad opera di Satoshi Nakamoto, una persona o un gruppo anonimo. Satoshi pubblicò nella fine del 2008 un paper in cui descriveva una soluzione innovativa per la realizzazione di un consensus distribuito su una rete P2P (peer to peer), ossia composta da tutti nodi equivalenti, quindi senza un nodo di coordinamento. Nel 2009 pubblicò la prima versione del codice funzionante ed iniziò a raccogliere dei volontari per costruire il network.

Who invented blockchain?

Satoshi Nakamoto, probabilmente lo pseudonimo di un hacker o un gruppo, scomparso circa 12 mesi dopo il lancio del network. Sulla vera identità di Satoshi ci sono varie ipotesi, nessuna di queste è stata ancora verificata.

Blockchain is same as Bitcoin

Blockchain vs Bitcoin

Quella di Bitcoin è stata la prima blockchain mai inventata e realizzata, da essa sono nate molte varianti. All’inizio con blockchain si indicava la struttura dati utilizzata da Bitcoin per organizzare le sue transazioni. Oggi questo termine indica la variegata famiglia di tecnologie derivate da Bitcoin.

Who is using blockchain?

Who uses blockchain technology?

Aziende, innovatori, investitori, visionari, curiosi e ultimamente anche governi. Essendo permissionless chiunque può iniziare a contribuire ad un network blockchain ed iniziare ad essere ricompensato per questo, basta acquisire dell’hardware, installare del software open source e si è pronti per partecipare. Tuttavia nelle operazioni di mining delle principali blockchain c’è molta competizione ed è estremamente difficile costruire dei business profittevoli.

Who owns the blockchain?

Who owns the blockchain data?

Nessuno possiede i dati su blockchain, tutti i nodi sono equivalenti e tutti conservano una copia completa del ledger distribuito. Alcune blockchain sono tutelate da delle no-profit che registrano il marchio e lo proteggono e coordinano le attività di promozione e sviluppo del protocollo e della community.

Who controls blockchain?

In condizioni normali nessuno, una blockchain è un network di computer gestiti da entità anonime (aziende e privati) che collaborano per la definizione del protocollo e competono per un premio economico legato alla sua esecuzione, che può essere vinto solo seguendo le regole del protocollo, che stabilisce le regole per la corretta gestione delle transazioni e delle comunicazioni tra i partecipanti.

Blockchain consensus

Il consensus è quel protocollo che permette ad una rete decentralizzata, e quindi senza coordinamento, di trovare un accordo univoco e globale sull’ordine temporale degli eventi, in particolare delle transazioni, al fine di capire qual’è lo stato degli asset spesi e spendibili, così come lo stato interno degli eventuali smart contract. Il primo protocollo di consensus decentralizzato scalabile mai realizzato è stato il Proof of Work, usato dal network Bitcoin. Requisito fondamentale del consensus è quello di consentire ad un numero arbitrario di nodi di raggiungere un accordo sull’ordinamento temporale, assunto che il 50% +1 dei nodi partecipanti (il quorum) operi in modo onesto (ossia segua le regole comuni).

What is a mining pool?

Le blockchain più diffuse hanno un protocollo di consensus basato su algoritmi Proof of Work (PoW), che prevedono l’utilizzo di potere computazionale per aggiudicarsi il diritto di generare un blocco. La generazione di questi blocchi avviene attraverso la soluzione di un problema complesso e di natura probabilistica. Molti miner che partecipano ad un PoW hanno una capacità computazionale così ridotta rispetto alla concorrenza, che la loro probabilità di aggiudicarsi un blocco in autonomia è bassissima (si parla di 1 evento ogni 50/100 anni) rendendo di fatto improbabile la possibilità di rientrare dei loro investimenti nelle operazioni di mining. Ecco perché i piccoli player hanno iniziato sin da subito a consorziarsi in gruppi, detti mining pool, dove il contributo dei singoli viene unificato, aumentando significativamente la probabilità di aggiudicarsi blocchi quotidianamente. Il profitto derivante da questi blocchi viene poi ripartito proporzionalmente all’effort computazionale che ogni miner dimostra di fornire al pool.

Are blockchain fully public?

Una blockchain è tanto pubblica quanto è distribuita e varia l’identità dei suoi miner. Nulla impedisce ad una blockchain inizialmente pubblica di diventare in qualche modo privata a causa dell’acquisizione del 51% (in realtà è sufficiente il 50% + 1) della potenza di mining da parte di un’unica entità. Quindi un criterio per valutare quanto una blockchain sia pubblica e indipendente è valutare quanti gruppi di miner distinti operano su di essa e come sono distribuiti geograficamente.

Are blockchain blocks really immutable?

Le transazioni che finiscono in un blocco tendono a diventare immutabili, il tempo che impiegano per diventare tali dipende dal protocollo di consensus usato dal network. Alcuni protocolli di consensus supportano l’instant finality, ossia garantiscono che un blocco una volta prodotto e riconosciuto non possa più essere sostituito, tuttavia sono più a rischio di attacco in quanto generalmente in queste network è sufficiente controllare il 33%+ per comprometterne la sicurezza. Bitcoin ed altre blockchain derivate, ha un protocollo di consensus con una finality probabilistica, ma la sua network può essere compromessa solo con un 51% attack.

Who is a blockchain miner?

Un miner è uno speciale nodo che contribuisce all’aggiornamento temporale del registro delle transazioni attraverso la costruzione di nuovi blocchi, ed in cambio riceve un premio economico.

Tutti possono eseguire operazioni di mining senza dover richiedere alcuna autorizzazione preventiva.

Which blockchain has mining?

Tutte le blockchain pubbliche hanno un protocollo di mining per determina la logica di aggiornamento del ledger, attraverso l’inclusione e la finalizzazione delle nuove transazioni eseguite dagli utenti. Il mining premia i nodi che partecipano a tale processo attribuendo loro il possesso dei nuovi crypto asset generati e cedendo loro le fee contenute nelle transazioni che hanno incluso nel blocco minato. Le blockchain che non fanno mining, dette DLT (Distributed Ledger Technology) non forniscono un incentivo economico e quindi sono meno sicure e si prestano ad essere impiegate in use case che prevedono gruppi chiusi di attori.

What is cryptojacking?

Il cryptojacking è la pratica (generalmente scorretta) di inserire codice di mining all’interno degli script di una pagina web, al fine di sfruttare in modo inconsapevole le risorse computazionali dei device dei visitatori di un sito. Lo svantaggio per l’utente è vedere il suo sistema operativo appesantito, il device surriscaldato e magari la batteria drenata sui device portatili. Siti ad alta frequentazione hanno monetizzato con questa tecnica centinaia di migliaia di dollari al mese. La cryptocurrency più minata con questa tecnica è Monero, il cui Proof of Work può essere eseguito in modo efficiente su CPU, in quanto ASIC resistant (ossia progettato per non poter essere realizzato su hardware dedicato). Qualcuno ha anche proposto di utilizzare il cryptojacking come uno strumento consapevole utilizzabile dagli utenti per retribuire un sito in alternativa all’advertisement.

Can blockchain be hacked?

E’ possibile compromettere il consensus di una blockchain pubblica, attraverso un attacco 51%, che consente all’attaccante, tra le varie cose, di riscrivere transazioni ritenute già finalizzate e censurare transazioni sgradite.

Can blockchain be traced?

Can blockchain wallet be traced?

Are blockchain transactions traceable?

Una blockchain è un registro pubblico quindi tutte le operazioni su di essa sono tracciate e visibili da chiunque. Inoltre è possibile censire tutti i nodi attivi connessi al network che non usano soluzioni di comunicazione anonima come Tor. Risulta più difficile invece tracciare l’origine delle transazioni emesse da un wallet.

Can a blockchain be blocked?

Una blockchain è una rete di nodi indipendenti, ognuno dei quali necessariamente risiede in un Paese. I governi di alcuni Paesi possono imporre lo spegnimento dei nodi sul loro territorio, ma questo non è in grado di compromettere il funzionamento di un network. Un modo efficace per bloccare una blockchain è attraverso un attacco 51%, che invece può censurare transazioni (ad esempio quelle prodotte da servizi sgraditi) o addirittura compromettere l’integrità del ledger (con un double-spend, che andrebbe a minarne l’affidabilità).

Can a blockchain account be blocked?

Account e relative transazioni possono essere invece bloccati dai servizi centralizzati come gli exchange, che possono rifiutarsi di processarli, azioni che vengono frequentemente intraprese per gli account usati in operazioni illecite come furti o ricatti.

Can a blockchain wallet be hacked?

Sì è possibile, specie se il suo programmatore ha predisposto delle backdoor o se si tratta di un web wallet. Si suggerisce di usare sempre un wallet stand alone e open source e di larga adozione per conservare rilevanti quantità di crypto asset, ancora meglio l‘utilizzo di un hardware wallet per il cosiddetto cold-storage, come Ledger Nano S e Nano X.

Which blockchain is the best?

What blockchain technology?

Non esiste una blockchain migliore, si stanno affermando blockchain diverse per scopi specifici.

Una blockchain non può essere contemporaneamente sicura e performante, può essere solo una delle due cose. Quindi deve scendere a compromessi. Una soluzione che stanno adottando molte blockchain è il supporto per la creazione di sotto-blockchain governate dalla blockchain principale: la principale rimane lenta ma garantisce l’affidabilità, le sotto-blockchain possono a quel punto diventare più veloci più rischiose, ma limitatamente allo scopo per cui sono state create.

Which blockchains support smart contracts?

Bitcoin non supporta gli smart contract nativamente. Il linguaggio di scripting di Bitcoin per le sue transazioni è volutamente limitato per evitare rischi di sicurezza. Ethereum e EOS sono tra gli esempi più famosi di blockchain pubbliche che supportano linguaggi di scripting senza limitazioni nella loro capacità espressiva (Turing Completeness) a scapito della facilità con cui si possono introdurre errori nel codice on-chain.

What blockchain does bitcoin use?

Bitcoin usa la sua propria blockchain, la blockchain è una generalizzazione dei concetti introdotti inizialmente da Bitcoin.

What blockchain developers do?

Ci sono diversi tipi di developer blockchain: quelli che sviluppano applicazioni sui protocolli esistenti e quelli che sviluppano nuovi protocolli blockchain. Nel primo caso il developer sviluppa applicazioni usando un protocollo predefinito, scrivendo codice on-chain (smart contracts) e off-chain (che interagisce con i nodi). Nel secondo caso il developer sviluppa il codice dei nodi, oltre possibilmente codice on-chain.

When blockchain meets IoT?

Blockchain with IoT

La blockchain incontra l’IoT (Internet of Things) quando è necessario tracciare e certificare processi e condizioni del mondo reale, come ad esempio il trasporto di merci, o eseguire misurazioni ambientali. Nel prossimo futuro la blockchain consentirà inoltre alle macchine di partecipare ad economie machine-to-machine, ossia una nuova classe di interazioni economiche in cui dei device gestiscono il proprio budget ed i propri servizi in maniera (semi) autonoma inclusi incassi e pagamento dei fornitori. In generale va ricordato che la blockchain non ha visibilità del mondo esterno, il codice on-chain vede solo wallet e transazioni, e ha bisogno di entità nel mondo fisico che forniscano dati pertinenti alla propria funzione. Tra queste entità ci sono anche i dispositivi IoT che forniscono, in autonomia o collaborando con altri device, queste informazioni, ricoprendo la funzione di oracoli. Un oracolo è un servizio (che può essere centralizzato o decentralizzato) che fornisce dati affidabili del mondo esterno al codice on-chain.

Blockchain, when to use it

Where blockchain is used?

Where blockchain technology can be used?

Where blockchain cannot be used?

Non tutti gli use case ed i business model possono ricavare benefici adottando la tecnologia blockchain. Come qualsiasi altro strumento, la blockchain può migliorare il tuo business o consentendoti di risparmiare sui costi o generando nuovi profitti. I risparmi possono arrivare se l’adozione di tecnologie blockchain accelerano o rendono più economici i tuoi processi. La generazione di valore invece è un argomento più complesso. Versione corta: i business model che prevedono prodotti e servizi puramente digitali si adattano meglio a business model decentralizzati. Se vuoi sapere di più su come la blockchain può aiutare il tuo business a generare nuovo valore, puoi leggere questo mio articolo dedicato a tale approfondimento.

Where blockchain data is stored?

Where blockchain is stored?

I dati di una blockchain, costituiti dal ledger delle transazioni, più alcuni dati ausiliari che vengono ricostruiti dal ledger e che servono per accelerare alcune operazioni, sono conservati nei full node del network che costituiscono quella blockchain, generalmente ogni nodo custodisce una copia completa e autonoma dello stesso ledger.

When a new block is created in a blockchain?

I nuovi blocchi di una blockchain sono creati dai miner, dei full node che hanno capacità di mining, generalmente ottenuta dall’utilizzo di hardware dedicato a questa operazione. La creazione del nuovo blocco segue le regole di consensus del protocollo corrente e i vari nodi di solito competono per risolvere un blocco prima degli altri ed aggiudicarsi il premio associato.

Where is my blockchain wallet address?

I tuoi address sono gestiti dal tuo wallet, se non ne hai uno significa che probabilmente non possiedi crypto asset, o se li possiedi sono in un servizio custodian tipo un exchange. Se vuoi metterli realmente al sicuro hai bisogno di installare un wallet, ossia un’applicazione per la gestione di asset digitali, che sia compatibile con il tipo di asset che possiedi o intendi acquisire. Una volta installato un wallet potrai generare solitamente una quantità di address a piacere, che rappresentano gli indirizzi in cui puoi ricevere i tuoi asset. Potrai poi usare il wallet per inviare i cryptoasset che possiedi ad indirizzi di altre persone o a servizi.

How does blockchain wallet work?

blockchain key

blockchain keystore

Un blockchain wallet è un realtà più assimilabile ad un portachiavi. Tutti i moderni wallet blockchain si inizializzano con un random seed (un numero casuale unico al mondo) che può essere rappresentato con stringhe alfanumeriche o sequenze di parole facilmente memorizzabili e trascrivibili. A partire da questo seed il wallet può generare in modo riproducibile, una sequenza di chiavi private che vanno a costituire una riserva illimitata di address, da usare per le proprie transazioni garantendo anonimato e sicurezza.

Which wallet

Best blockchain wallet

Esistono diversi wallet, alcuni compatibili con più blockchain network. I wallet possono essere software o hardware. Un software wallet è un’applicazione che installiamo su smartphone o su pc e che generalmente utilizziamo per custodire della liquidità per piccole spese giornaliere, in quanto non garantisce standard di sicurezza elevati. Lo smartphone o il pc infatti possono smarriti, rubati o infettati da malware, o semplicemente acceduti da utenti non autorizzati. Tutti i software wallet che si rispettano hanno una password di sblocco e custodiscono le chiavi private in formato criptato, tuttavia sono più soggetti ad errori e leggerezze nella gestione della sicurezza, ed i crypto asset su un software wallet mal custodito, possono essere facilmente sottratti, trasferendoli verso altri indirizzi. Un buon software wallet è più sicuro se open source o almeno ampiamente adottato da una community di riferimento, che possa verificarne sicurezza e affidabilità. Un buon wallet open source per il Bitcoin è Electrum, per Ethereum invece suggerisco MyEtherWallet. Un hardware wallet invece è una soluzione dedicata in cui le chiavi private dei nostri account sono custodite in un antitampering chip e non sono mai trasferite nella memoria di lavoro di dispositivi non sicuri. Si prestano quindi a coprire il ruolo di cold wallet, ossia di device che rimangono costantemente offline, garantendo alti standard di sicurezza, e che sono pensati per ospitare asset con una frequenza di accesso sporadica. Tra i migliori hardware wallet in circolazione ci sono sicuramente i dispositivi della famiglia Ledger Nano S e Nano X, apprezzati anche per il supporto che forniscono per tutte le principali cryptocurrency ed i principali token in circolazione, oltre al fatto che tutto il software correlato (escluso il firmware al momento) è rilasciato open source.

blockchain transaction

Una transazione su blockchain è un’operazione in cui un utente esegue il trasferimento di asset (crypto o token) da un account sotto il proprio controllo ad un altro, nella stessa transazione oltre ad inviare asset si possono specificare dei dati (o payload), ad esempio riguardanti l’invocazione di un metodo di uno smart contract. Per eseguire una transazione è necessario avere un wallet e almeno un account con dei crypto asset disponibili. Quando si esegue una transazione si specifica una fee (salvo alcune network che fanno eccezione), che va a ricompensare i miner del network blockchain utilizzato. Questa fee generalmente è arbitraria e viene suggerita dal wallet per ottenere il rapporto desiderato tra costo e tempo di attesa per l’inclusione della transazione in un blocco, a tal proposito generalmente i wallet suggeriscono tre fee corrispondenti a tre velocità (tempo breve, tempo medio, tempo lungo) con i tre costi corrispondenti.

blockchain unconfirmed transactions

Quando una transazione viene inviata ad un network blockchain, questa viene verificata da ogni nodo che la riceve e, se risulta valida rispetto allo stato del ledger, viene propagata ad altri nodi conosciuti. Ogni nodo che la riceve, dopo averla verificata e ripropagata, la inserisce in un pool temporaneo di transazioni in attesa di essere inserite nel prossimo blocco disponibile. I nodi generalmente processano prima le transazioni con fee più generose, fino a riempire lo spazio disponibile nel blocco candidato con quelle con fee più basse. Può succedere, in momenti di attività intensa sulla rete, che le transazioni nel pool temporaneo rimangano in attesa a lungo, superate da transazioni “sponsorizzate” da fee più alte della media. Una transazione nel pool temporaneo che non dovesse essere inserita in un blocco può essere infine cancellata e quindi perduta quando il pool si riempie fino alla capacità massima, in quel caso vengono eliminate le transazioni meno interessanti (fee più basse) per fare spazio, oppure perché si presenta una nuova transazione che rende obsoleta o invalida la transazione in attesa.

Blockchain search

Blockchain explorer

I ledger delle blockchain pubbliche possono interrogati ed esplorati liberamente, molte organizzazioni e aziende mettono a disposizione delle web app liberamente utilizzabili da qualunque utente, tipicamente senza registrazione, che consentono di navigare blocchi, transazioni, smart contract ed altri dati di una blockchain, spesso questi strumenti consentono anche di eseguire operazioni di scrittura su blockchain, attraverso l’emissione di transazioni, che vengono emesse con dei web wallet messi a disposizione degli utenti registrati.

Blockchain without cryptocurrency

Blockchain without token

Blockchain without mining

Una blockchain senza mining è una blockchain senza incentivo economico diretto, quindi senza cryptocurrency, ed è detta DLT (Distributed Ledger Technology). Queste tecnologie si prestano una serie più limitata di casi d’uso in quanto la scrittura su di esse deve essere limitata a soli utenti autorizzati. Di solito le DLT sono utilizzate da attori che hanno già un livello di trust implicito e interessi economici nella loro collaborazione, come i consorzi.

Blockchain vs DLT

Blockchain vs distributed ledger

Una blockchain è un network pubblico, partecipato da nodi volontari, che forniscono servizio di messa in sicurezza della rete attraverso un protocollo comune detto di mining, supportato da un incentivo economico per i miner partecipanti. Questo incentivo economico premia chi segue le regole del protocollo e ignora (o in alcune implementazioni punisce) chi non le segue. Il protocollo di riferimento è quello supportato dalla maggioranza dei nodi. Per le blockchain quindi si parla di incentivo economico diretto. Nelle DLT (Distributed Ledger Technology) invece non esiste un incentivo economico diretto, i nodi partecipano al network su invito (ad un consorzio o federazione) e sono tutti interessati a perseguire un obiettivo comune, l’incentivo economico indiretto deriva dai benefici provenienti nel partecipare al consorzio. Anche per le DLT c’è un protocollo comune che deve essere seguito, e coloro che non lo seguono vedono le loro operazioni non riconosciute, rischiano inoltre di essere esclusi dal consorzio.

Blockchain Quorum

Quorum è una enterprise blockchain (quindi una DLT) sviluppata da ConsenSys sulla codebase di Ethereum, e pensata per la realizzazione di network federate.

Blockchain without proof-of-stake

L’alternativa principale al proof-of-stake è il proof-of-work, che prevede un’intensa competizione in termini di hashpower (risorse computazionali) tra i miner, ma che al momento è il sistema più sicuro per garantire la sicurezza di un network, in quanto si basa sull’acquisizione di risorse costose (hardware ed energia elettrica) impossibili da simulare.

Blockchain without proof-of-work

L’alternativa principale al proof-of-work è il proof-of-stake, che garantisce competizione tra i miner solo in base alla quantità di token che mettono in stake per poter partecipare al consensus. Risulta essere più economica del proof-of-work in quanto non richiede particolare hardware ne consumi energetici rilevanti, tuttavia ci sono ancora dubbi sulla sua efficacia. La principale rete pubblica che sta lavorando ad una migrazione da proof-of-work a proof-of-stake è Ethereum e ha previsto un periodo di transizione ibrida, dove il proof-of-work rimane attivo e contribuisce alla finalizzazione dei blocchi.

Blockchain without Bitcoin

Bitcoin è stata la capostipite delle tecnologie blockchain, già al partire dal 2013 si è osservato un rapido incremento nel numero di progetti derivati, chiamati Altcoin dalla community Bitcoin, sempre più tecnologicamente sofisticati ed indipendenti dalla logica iniziale di Bitcoin. La prima blockchain ad introdurre un paradigma completamente nuovo è stata Ethereum nel 2014. Dal 2016 in poi le soluzioni alternative si sono differenziate in gran numero.

Blockchain is it legit?

Blockchain and the law

Blockchain regulation

Molte giurisprudenze nazionali (Svizzera, Malta e altri) riconoscono alcuni utilizzi della blockchain come legittimi e hanno formalizzato delle leggi che consentono l’uso della blockchain in applicazioni legacy. Tuttavia la giurisprudenza a riguardo sta evolvendo velocemente e non è possibile riassumere un quadro definitivo.

Blockchain with AI

blockchain with Machine Learning

L’applicazione dell’AI (Artificial Intelligence) in ambito blockchain assume dei contorni ancora piuttosto fumosi. Alcuni esperti ritengono che l’integrazione di funzionalità di AI all’interno del codice on-chain (gli smart contract) potrebbe rendere le applicazioni decentralizzate adattive nei confronti degli stimoli esterni e quindi più robuste e flessibili di quanto non lo siano ora. Personalmente ritengo che ad oggi ci siano degli importanti problemi di scalabilità nell’eseguire complessi e quindi costosi algoritmi di AI on-chain, senza considerare i problemi di reliability che potrebbe portare del codice auto adattivo in un contesto di immutabilità.

Blockchain to bank account

Immagino che questa domanda si riferisca a come convertire crypto asset in moneta fiat per poi depositarla nel proprio conto corrente. Di solito questa operazione avviene attraverso l’uso di exchange. Un exchange può essere un servizio centralizzato (gestito da un’azienda) o decentralizzato (gestito da smart contract). Tuttavia per convertire asset decentralizzati in moneta fiat è necessario usare un exchange centralizzato. Ci sono vari tipi di exchange centralizzati, alcuni con una User Experience estremamente semplice, pensati solo per le operazioni fondamentali come l’acquisto, la conservazione e la vendita di crypto asset, altri molto sofisticati e tecnici per il trading online. Tutti gli exchange centralizzati richiedono una registrazione e, per eseguire operazioni sopra certi volumi economici, anche una procedura di KYC (Know Your Customer), al fine di verificare la reale identità dell’utente come richiesto dalle normative bancarie internazionali. Completata la registrazione all’exchange si segue la procedura per il deposito dei crypto asset, una volta depositati si può eseguire la conversione da asset crypto a fiat currency e finalmente effettuare un withdrawal, ossia l’invio del valore fiat su un proprio conto corrente specificato. A quel punto il valore è a disposizione nella propria banca.

Blockchain to fees

Le principali blockchain pubbliche basano il loro meccanismo di consensus sulla costruzione di blocchi di transazioni. Questi blocchi, per ragioni di performance, hanno delle dimensioni massime prestabilite, quindi una capacità massima di transazioni che possono contenere. Questo significa che il numero di transazioni per unità di tempo che possono essere effettuate su una blockchain sono limitate. Quindi gli utilizzatori che necessitano di effettuare una transazione su una blockchain in un determinato momento devono competere per acquistare gli slot disponibili, e questa competizione va a definire il costo della fee. La richiesta di spazio nei blocchi varia nel tempo e dipende da vari fattori, come l’ora e il giorno della settimana o il lancio di particolari progetti on-chain che richiamano molta attenzione. Dato che le fee tendono ad essere estremamente variabili, costituiscono un elemento di friction nell’adozione di soluzioni decentralizzate. Alcune blockchain hanno cercato soluzioni alternative come l’utilizzo di costi fissi per transazione, ma a quel punto non ci sono strumenti per favorire l’inclusione di transazioni nel blocco desiderato. Altre blockchain invece garantiscono agli utenti uno spazio nel blocco proporzionale allo stake posseduto. Quelle blockchain che invece hanno deciso di rendere gratuite le transazioni non hanno dimostrato di essere resilienti nei confronti di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) e sono costrette ad inserire logiche di mining delle singole transazioni per aggirare questi problemi.

Blockchain vs cryptocurrency

Blockchain and cryptocurrency

Blockchain è un termine che identifica sia la tecnologia, sia un network di nodi che usano quella tecnologia, cryptocurrency è un termine che indica l’unità di valore nativa che esiste su network blockchain che permette di scambiare valore.

Blockchain to store data

Blockchain as database

Blockchain vs database

Chi, con un background tecnico, si avvicina alle tecnologie decentralizzate per la prima volta, trova difficile capire le differenze tra una blockchain ed un database distribuito. Un database, anche se distribuito, ha una governance centralizzata, infatti avrà’ sempre un admin in grado di modificarlo a piacimento, inoltre non ha primitive crittografiche per garantire l’autore delle transazioni. Una blockchain invece ha una governance decentralizzata tra attori generalmente anonimi e tutte le operazioni su di essa possono essere autorizzate solo dai possessori delle chiavi degli address.

Blockchain vs cloud

Un cloud è una rete di macchine specializzate, globalmente distribuite, sotto il controllo di un’unica organizzazione (es. Google Cloud o Amazon AWS, sono network costituiti da decine di migliaia di nodi progettati per scopi specifici, tutti controllati da un’unica azienda), una blockchain è un network decentralizzato, partecipato da decine di migliaia di nodi tutti equivalenti, ognuna delle quali gestite da proprietari differenti. I nodi di un cloud ottimizzano l’esecuzione di task molto complessi, dividendosi il lavoro e ricoprendo ruoli dedicati, i nodi di una blockchain ottimizzano l’autonomia di un task ripetendo lo stesso lavoro e lo stesso ruolo tutti insieme.

Blockchain support

La blockchain è un servizio decentralizzato, non esiste una governance unica, alcune blockchain hanno una fondazione no profit che coordina e finanzia lo sviluppo del protocollo sottostante, nessuna di queste è pensata per fornire supporto tecnico. Intorno alle principali blockchain esistono tuttavia degli ecosistemi di aziende private, system integrator e consulenti che sviluppano prodotti, soluzioni, supporto e consulenza.

Blockchain is a type of

Blockchain alternative

La blockchain di Bitcoin è stata la prima ed una delle principali tecnologie decentralizzate. L’alternativa alla conferma di transazioni a blocchi è la conferma di transazioni tramite DAG (Directed Acyclic Graph), anche se al momento non è chiaro quale sia il livello di scalabilità e decentralizzazione di tali protocolli nelle applicazioni reali. Uno degli esempi più noti di DAG è lo Iota Tangle.

Blockchain DAG

Le prime blockchain sono nate come un approccio protocollare simile, basato sulla costruzione di catene di blocchi generati con cadenza statisticamente regolare. Tuttavia negli ultimi anni alcuni gruppi di ricerca di estrazione accademica hanno proposto e stanno sviluppando soluzioni alternative all’aggregazione di transazioni in blocchi periodici, chiamate DAG (Directed Acyclic Graph). Le soluzioni basate su DAG, pur avendo approcci differenti, si basano tutte sull’idea che le transazioni non siano raggruppare dai miner ma vadano ad agganciarsi in un grafo di transazioni parzialmente condiviso da tutti i nodi, scegliendo di agganciarsi su alcune transazioni preesistenti di cui si garantisce la correttezza, l’aggancio di una nuova transazione su alte esistenti serve infatti a confermarle. In questo approccio il mining può ancora esser praticato, stavolta a livello di transazione. Questo approccio dovrebbe garantire un throughput di transazioni di vari ordini di grandezza superiore a quello dell’approccio basato su blockchain, tuttavia ci sono delle riserve sulla reale scalabilità di tale protocollo e su eventuali problemi di sicurezza.

Hashgraph

Hashgraph è una tecnologia alternativa alla blockchain per la realizzazione di ledger distribuiti, basata su un algoritmo di consensus realizzato su DAG (quindi non raccoglie le transazioni in blocchi) e utilizza Asynchronous Byzantine Fault Tolerance (aBFT) per assicurare un ordine temporale delle transazioni, quindi non richiede mining. Alcuni analisti ritengono che non sia possibile rendere Hashgraph resistente al Sybil Attack, ossia a quell’attacco realizzato usando una significativa quantità di address che sembrano essere indipendenti ma che sono controllati tutti dalla stessa entità, e quindi non si presta per realizzare soluzione di consensus pubbliche.

Blockchain is like the Internet

Blockchain without Internet

Il protocollo di una blockchain vive sui protocolli di Internet. Bitcoin ad esempio è stato chiamato “Internet of money” perché estende il protocollo di Internet con delle funzionalità per generare asset digitali non replicabili e trasferirne il relativo valore.

Blockchain and Smart Contracts

Gli smart contract sono i programmi che eseguono la logica delle transazioni di una blockchain. Alcune blockchain hanno un linguaggio di scripting volutamente limitato (es: Bitcoin), per garantire la sicurezza e tenere la dimensione della blockchain ridotta, altri hanno un linguaggio di scripting generalista (tecnicamente si definisce Turing complete) che richiede però maggiori risorse di computazione, spazio e aumenta i rischi di sicurezza.

Blockchain without coding

Scrivere codice on-chain è complesso oltre che potenzialmente rischioso, per questo stanno nascendo dei servizi che consentono di assemblare degli smart contract a partire da template predefiniti, che possono essere (limitatamente) customizzati attraverso interfacce puramente visuali. Con questi servizi è possibile coprire le casistiche di programmazione on-chain più comuni senza aver bisogno di competenze specifiche di blockchain, andando a generare codice implicitamente verificato.

Blockchain open source

Le blockchain pubbliche sono tutte basate su codice open source. Open source significa che il codice sorgente dei software che costituisce i nodi operativi di tali blockchain è pubblico, ispezionabile e disponibile, spesso anche per modifiche. L’apertura del codice garantisce sicurezza in quanto apre ad un numero enorme di verificatori la possibilità di trovare difetti strutturali nel codice stesso.

Blockchain scams

Purtroppo la blockchain, almeno nei primi tempi, è stata utilizzata per organizzare truffe, ricatti e per vendere prodotti decentralizzati senza valore, usati per speculazioni finanziarie dai relativi emittenti. Recentemente i criminali hanno compreso che l’uso della blockchain non è particolarmente efficace per commettere reati, a causa della totale tracciabilità di tutte le operazioni eseguite con gli asset sottratti, della disponibilità di tool sempre più sofisticati per la tracciatura di tali asset e anche a causa del fatto che molti exchange bloccano le operazioni su cryptoasset derivanti da attività illecite.

Blockchain and GDPR

La GDPR è una normativa europea per la tutela della privacy dei dati personali in ambito digitale. La blockchain può essere compliant con GDPR nel momento in cui nelle transazioni non vengono inseriti dati personali ma hash (o data fingerprint) di tali dati, attuando una serie di accorgimenti affinché tali hash non siano reversibili (ad esempio perché contengono dati facilmente predicibili). L’uso di hash consente di eseguire quello che viene chiamato timestamping del dato, che consente di dimostrare che una certa informazione esiste a partire da un certo istante temporale e che era in possesso di un utente associato ad una chiave pubblica.

Blockchain login

Le blockchain sono sessionless, non esiste il concetto di registrazione e login, esiste il concetto di transazione e di account/address, legati ad delle chiavi asimmetriche che consentono di utilizzare i propri asset.

blockchain account

Il concetto di account su blockchain può assumere diversi significati. L’interpretazione più comune è quella di un address di cui si controlla la chiave privata, ed è usato nelle blockchain account model (come Ethereum), in cui lo stato del ledger evolve aggiornando le informazioni associate al medesimo address, al contrario di quanto accade con gli UTXO (Unspent Transaction Output) model come Bitcoin, dove lo stato del ledger evolve passando il controllo di asset da un gruppo di address ai successivi. Fornire un address consente di poter ricevere crypto asset, che poi possono essere spesi con la chiave privata corrispondente.

blockchain governance

La governance su blockchain è quell’insieme di interazioni che avvengono tra i principali attori di una blockchain, che generalmente sono: miner, node, developer, user e stakeholder (i ruoli non sono necessariamente distinti anzi spesso si sovrappongono). I miner tengono in sicurezza il network, i (full) node conservano delle copie del ledger ma non creano blocchi e generalmente sono mantenuti da organizzazioni interessate a verificare lo stato del ledger per creare servizi, gli user usano il network per scambiare valore e per creare / utilizzare servizi su di essa, i developer sviluppano e mantengono il protocollo e le implementazioni del software core, gli stakeholder detengono rilevanti quantità di crypto nativi del network. Questi attori possono interagire in maniera costruttiva o distruttiva nel decidere l’evoluzione del network, la qualità delle loro interazioni definisce la velocità e l’affidabilità di una blockchain. Al fine di evitare i conflitti ed i relativi fork a cui abbiamo assistito ad esempio nelle community di Bitcoin ed Ethereum. Molte blockchain di ultima generazione hanno introdotto dei meccanismi di governance direttamente nel protocollo del network, al fine di rendere più trasparenti ed automatiche le decisioni dei vari attori.

Blockchain security

La sicurezza di una blockchain si sviluppa su tre fronti: il software ed il protocollo con cui funziona la blockchain, il codice on-chain (il codice degli smart contract che eseguono sulla rete) ed il codice off-chain di servizi accesso come i wallet. Il protocollo ed il software di una blockchain devono essere progettati per essere robusti (non deve contenere errori gravi) e resistenti agli attacchi esterni (da player estranei alla blockchain) ed interni (da player che partecipano alla blockchain). Il codice on-chain, sviluppato dagli utilizzatori della blockchain, prima di andare a gestire asset dal valore significativo dovrebbe essere opportunamento verificato al fine di evitare danni economici (già ampiamente documentati in passato) a cui nessuno può porre rimedio, su blockchain tutte le transazioni sono irreversibili. Estremamente importante per gli utilizzatori anche la sicurezza del codice off-chain, che opera sulla frontiera tra la blockchain ed il mondo esterno, in particolare sono sensibili ai problemi di sicurezza i wallet ed i servizi come gli exchange e gli oracoli.

Blockchain as a service

Quando si parla di blockchain as a service ci si riferisce alla strategia adottata da un’organizzazione di partecipare ad una blockchain con dei nodi di cui non si possiede fisicamente l’hardware, ma che sono affittati as a service da cloud provider esterni. Generalmente questa pratica si usa nelle federated o private blockchain, se si parla di blockchain pubbliche i nodi in cloud non sono una soluzione sicura per molti casi di utilizzo. I principali problemi che si possono avere usando dei nodi in cloud in una blockchain sono legati alla centralizzazione: il cloud provider potrebbe intenzionalmente alterare il funzionamento dei nodi, oppure ci potrebbe essere un massive failure del cloud tale da causare la disconnessione di tali nodi.

Blockchain and sustainability

Uno dei temi principali di differenziazione delle varie blockchain è la sostenibilità ambientale. Le blockchain per poter funzionare hanno bisogno di un protocollo di consensus, il primo protocollo mai identificato è stato quello di Bitcoin, basato su Proof of Work, che nel tempo si è evoluto in un processo estremamente hardware intensive ed energivoro, sollevando delle perplessità in termini di sostenibilità ambientale. Cavalcando in alcuni casi l’hype di tale tema, alcune network sono nate o stanno migrando verso meccanismi di consensus che non sono energivori, come il Proof of Stake, spostando le logiche di mining dal possedere più potere computazionale al possedere maggiore stake dei cryptoasset del network.

Blockchain and climate institute

Il Blockchain & Climate Institute (BCI) è un think tank internazionale che fornisce esperienza e networking per lo sviluppo delle tecnologie emergenti in ambito clima e sostenibilità supportate dalla tecnologia blockchain. blockchainclimate.org

Blockchain to protect intellectual property

Quando il network Bitcoin (la prima blockchain mai realizzata) iniziò ad essere popolare, ci si rese presto conto che era possibile utilizzare le proprietà di immutabilità della sue transazioni per creare delle prove incontestabili di esistenza di un dato arbitrario a partire da un certo istante temporale. Questo processo è chiamato timestamp, e consiste nella scrittura, nel payload di una transazione, di un hash (ossia il fingerprint di un dato digitale), l’inserimento di quella transazione in un blocco attesta che quel dato esisteva almeno a partire dalla data di creazione del blocco. Inoltre il possesso della chiave privata usata per firmare la transazione può garantire prova pseudonima di possesso di tale informazione.

Blockchain council

Un gruppo internazionale di esperti ed evangelizzatori che rilascia certificazioni ed eroga formazione su varie tematiche blockchain, particolarmente focalizzato sulle tecnologie DLT.

Blockchain exchange

Un exchange è un servizio centralizzato che consente di scambiare asset di varie blockchain (cryptocurrencies e tokens) tra loro e con le principali monete fiat (le monete emesse dagli stati nazionali).

Blockchain Zero Knowledge Proof

Sotto il termine Zero Knowledge Proof (ZKP) si raccolgono tutta una serie di tecniche crittografiche che consentono ad un attore (detto party) di dimostrare ad un altro attore (detto challenger) di possedere una conoscenza su un problema condiviso senza rivelare la conoscenza stessa. Il ZKP consente oggi di raggiungere livelli di privacy ed anonimato su blockchain pubbliche senza precedenti e promette in futuro di poter gestire complesse logiche di personal e business privacy pur mantenendo i dati su registri pubblici.

Blockchain and Quantum Computing

Il quantum computing è una disciplina relativamente nuova che sfrutta le proprietà quantistiche della materia per eseguire calcoli digitali ad un livello di velocità superiore a quello del limite teorico dell’elettronica tradizionale. Il quantum computing è percepito come una minaccia da tutte quelle soluzioni di sicurezza che sfruttano la crittografia. La sicurezza della crittografia si basa infatti sulla difficoltà della tecnologia elettronica attuale nell’eseguire pesanti calcoli matematici. Il quantum computing rischia di compromettere alcuni degli algoritmi di sicurezza computazionalmente più “semplici”. Tuttavia ad oggi il problema è limitato, in quanto i quantum computer più potenti contano poche decine di qbit (le unità elementari di computazione quantistica assimilabili al bit) e per poter diventare una minaccia alla crittografia richiedono ancora anni di sviluppo in termini di crescita. L’approccio adottato dalla crittografia per mettersi al riparo dal quantum computing è quella di aumentare esponenzialmente la complessità dei propri algoritmi in modo da renderli non aggredibili nemmeno con i computer quantistici.

Will blockchain replace accountants?

Will blockchain replace banks?

How blockchain works in banking?

Questo è molto improbabile dato che le banche forniscono servizi di intermediazione e fiducia che la blockchain per sua natura non offre, è invece possibile che le banche adottino soluzioni decentralizzate, come alcune hanno già iniziato a fare, offrendo ai propri clienti dei servizi di natura decentralizzata.

Will blockchain transform capital markets?

La blockchain introduce una serie di nuovi strumenti cross border capaci di attirare grandi liquidità per trasformare questa industria, rimangono sfide legate alla scalabilità e alla regolamentazione internazionale.

Can blockchain revolutionize international trade?

Potenzialmente sì, dato che si presta a coordinare e certificare operazioni cross-border, senza intermediari sovranazionali, può supportare operazioni economiche e servizi fintech avanzati, e implementa nativamente meccanismi di automazione trustless del business come gli smart contract.

Blockchain KYC

Il Know Your Customer è un insieme di procedure prima eseguite solo dagli istituti finanziari ed ora adottati anche dalle aziende che operano nel mondo delle cryptocurrency per accertare la reale identità degli utenti, richiesta generalmente prima di autorizzare tali utenti a compiere operazioni finanziarie di valore rilevante. Il KYC è stato imposto o adottato dagli operatori crypto come gli exchange per raggiungere maggiore compliance, su richiesta di vari governi.

Can blockchain be used for voting?

La blockchain è già usata per il voting in community chiuse e con un numero ristretto di votanti (fino a migliaia), ad esempio per la governance di decentralized companies. Usare la blockchain per il voting politico è tecnicamente fattibile ma incontra ad oggi seri problemi di scalabilità e di verifica delle identità dei votanti.

blockchain in supply chain

Which blockchain is best for the supply chain?

How blockchain works in supply chains?

Le supply chain, ed in particolare gli aspetti di tracciatura delle filiere di produzione, l’automazione dei contratti tra le parti, la portabilità ed il supporto per le transazioni internazionali saranno fortemente influenzati dallo sviluppo delle tecnologie blockchain. Ad oggi tuttavia non è emersa una soluzione definitiva, anche se ci sono molti aziende con un potenziale interessante, a mio avviso una delle più concrete è OriginTrail. Al momento le DLT sembrano essere più avanti in questo settore, anche se personalmente dubito che nel lungo periodo possano rappresentare la direzione vincente, in quanto mancano di un efficace supporto per gestire il problema delle transazioni finanziarie. Alcune applicazioni verticali della blockchain su supply chain, come la tracciatura della qualità su una filiera di produzione, sono sufficientemente mature dal punto di vista tecnologico per avviare un’adozione su larga scala, ho redatto un articolo introduttivo in proposito: Blockchain e Quality Assessment nelle Supply Chain

Blockchain in Real Estate

Blockchain e real estate sono un binomio particolarmente caldo, specie dopo l’avvento delle STO (Security Token Offering), in quanto la blockchain promette di rendere liquido uno dei mercati tradizionalmente più ingessati, ed il framework legale delle STO fornisce le garanzie necessarie per lo sviluppo di questo binomio. I vantaggi fondamentali portati dalla tokenizzazione al mercato immobiliare sono: frazionamento degli asset e quindi predisposizione ad operazioni di crowdfunding immobiliare, aumento della liquidità grazie alla possibilità di commerciare gli asset su un mercato secondario, accesso ad un mercato internazionale di investitori.

Blockchain in healthcare

Sebbene blockchain ed healthcare siano spesso citati insieme, non è ancora chiaro quale sia la value proposition più efficace per l’adozione delle tecnologie decentralizzate in ambito salute. Le possibilità più promettenti sono legate al diario clinico di una persona che potrebbe essere combinato all’identità digitale della stessa, e che attraverso una serie di tecniche di anonimizzazione dei dati potenzialmente basate su Zero Knowledge Proof potrebbero essere vendute ad aziende interessate a raccogliere ed analizzare dati statistici su patologie, trattamenti farmacologici e relativa efficacia. Tutte informazioni oggi di difficile reperimento, da capire le implicazioni della privacy.

Blockchain in insurance

Blockchain e insurance sono un’altra combo molto discussa, in quanto si ritiene che l’automazione e l’indipendenza degli smart contract possa portare il mondo delle assicurazioni ad un livello senza precedenti, eliminando o riducendo i costi di intermediazione degli operatori tradizionali, e aprendo anche la strada al micro-insurance. Affinché tuttavia questa rivoluzione abbia inizio sono necessari dei presupposti fondamentali. Le blockchain non hanno visibilità degli eventi nel mondo esterno, gli smart contract non possono quindi sapere ad esempio se in una determinata area geografica si è verificato un evento meteorologico estremo collegato a delle coperture assicurative, se non passando attraverso degli oracoli, ossia dei servizi (centralizzati o decentralizzati) che consentono al codice on-chain di ottenere dati su eventi del mondo esterno. Ovviamente queste finestre sul mondo condizionano il modo in cui il codice on-chain si comporta, e quindi sono a loro volta oggetto di problemi di trust.

Blockchain in music

La blockchain è un ottimo strumento per la gestione del Intellectual Property (IP) grazie alle sue proprietà di immutabilità, alla sua trasparenza e alla possibilità di eseguire timestamping permissionless a basso costo. Inoltre la programmabilità di alcune blockchain consentono di combinare la gestione dell’IP con funzionalità di scambio di valore, rendendola una piattaforma ottimale non solo per la verifica ma anche per la commercializzazione di IP. L’industria musicale, soprattutto quella degli artisti emergenti e indipendenti, è sicuramente tra le prime beneficiarie di questa tecnologia. Un esempio di applicazione è Ujo Music.

What blockchain does Amazon use?

Amazon ha rilasciato una DLT centralizzata chiamata QLDB, utile nel contesto delle DLT private.

Blockchain market

Blockchain price

Blockchain stock

Blockchain trading

La valorizzazione dei crypto asset si sviluppa sugli exchange, degli intermediari del mercato internazionale che seguono la legge della domanda e dell’offerta e che consentono agli utenti di trovare il match ottimale per i vari asset tra i volumi di vendita ed i volumi di acquisto.

Blockchain finance

Blockchain fintech

Il primo obiettivo di Bitcoin, (la prima blockchain mai realizzata) era quello di creare uno strumento universale per lo scambio di valore su blockchain. Bitcoin doveva essere l’internet del valore, così come il Web era stato l’Internet dell’informazione. Da allora si sono sviluppate diverse blockchain con intenti più o meno specifici in ambito fintech, soprattutto orientati alla semplificazione dei pagamenti internazionali e l’abbattimento dei costi di commissione.

Fun Searches

blockchain forgot password

blockchain reset password

Le blockchain usano la crittografia a chiave asimmetrica per controllare l’accesso ai crypto asset. Queste chiavi sono custodite da un wallet, un software specializzato e sono derivate da un unico seed iniziale, una sorta di master password. A complicare le cose si aggiunge che i wallet di solito richiedono una password di accesso per autorizzare lo sblocco delle chiavi in loro possesso. La perdita di questa password determina l’impossibilità di accedere al seed iniziale. La perdita del seed determina l’impossibilità’ di ricostruire le chiavi su cui sono custoditi i propri asset. Nel caso in cui si perda il seed ma si abbia ancora accesso al wallet tramite password è possibile in alcuni casi reimpostare il seed o almeno trasferire tutti gli asset su nuovi address generati da un nuovo seed. Va tenuto a mente che le infrastrutture decentralizzate sono progettate perchè non ci siano authority di coordinamento e controllo in grado di fornire supporto e possibilmente recuperare informazioni andate perdute come le chiavi private. Questo rende l’uso delle blockchain estremamente rischioso da parte di utenti inesperti. Si stima che 4 milioni di bitcoin siano andati perduti su un totale circolante di 18 milioni a causa dello smarrimento delle chiavi private.

blockchain phone number

blockchain office london

Le blockchain non sono delle organizzazioni legalmente registrate e riconosciute e non hanno una sede centrale. Alcune blockchain hanno un’organizzazione no-profit di riferimento che ne incentiva la diffusione, ne coordina lo sviluppo e ne protegge il brand, ci possono essere poi delle aziende indipendenti che forniscono soluzioni di consulenza e sviluppo su specifiche blockchain, sullo stesso modello di quanto già succede nel mondo open source.

GLOSSARIO

In quest’ultima sezione ho raccolto un po di domande legate a definizioni e glossario.

blockchain network

blockchain node

Blockchain ledger

Blockchain block

blockchain nonce

blockchain transaction

blockchain consensus

blockchain mining

blockchain proof of work

blockchain wallet

blockchain address

blockchain explorer

blockchain exchange

blockchain oracle

Qui puoi trovare una concept map dei principali concetti della blockchain e relative relazioni, incluso un glossario esteso.

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Michele Mostarda

Blockchain advisor and entrepreneur, software engineer experienced in cryptocurrencies, startups, crowdfunding, big data and machine learning.